I rivestimenti antistatici impediscono l’accumularsi di elettricità statica in quanto svolgono la funzione di scaricare le cariche elettrostatiche verso la presa di terra.
Quali sono le caratteristiche dei rivestimenti antistatici?
I rivestimenti antistatici sono caratterizzati dalla presenza di bandelle in rame, che permettono il collegamento con la messa a terra, e dalla presenza di nastri in rame autoadesivi, fissati per la creazione del reticolo conduttivo. Questa caratteristica permette ai rivestimenti antistatici di essere ideali in aree in cui vi è un accumulo di cariche elettrostatiche, poiché permettono di ridurre il rischio di danni all’ambiente e/o ai prodotti.
Sono adatti, di conseguenza, in ambienti ATEX ed EPA, perché consentono di rispecchiare determinati criteri fondamentali sia dal punto di vista giuridico, sia per la salvaguardia delle persone e dei beni prodotti.
Ambito |
Soggetto del danno |
ATEX
(ATmosphères Explosibles)
|
La preoccupazione è relativa all'AMBIENTE dove viene prodotto il bene
|
EPA
(ESD protected area)
|
La preoccupazione è relativa al danno al "BENE PRODOTTO" (Industria Elettronica o ambiente dove vi siano dispositivi elettronici)
|
Le aree ATEX sono ambienti dove vi è un frequente utilizzo di solventi ed esiste, di conseguenza, un potenziale rischio di formazione di miscele esplosive di vapori/aria. Una scarica elettrostatica può liberare energia sufficiente ad innescare questa miscela, anche causando un’esplosione. Analogamente, sono aree dove si maneggino polveri organiche fini, il cui accumulo genera la formazione di miscele polvere/aria con conseguente pericolo di esplosioni in caso di innesco.
Nelle aree EPA (ESD protected area) si vuole tutelare il bene dai possibili danni: proteggere i componenti elettronici dagli effetti di una scarica elettrostatica, in particolar modo quando il dispositivo è di piccole dimensioni.
Applicazioni e personalizzazione
I settori industriali dove è necessaria la posa di pavimentazioni antistatiche sono caratterizzati dalla presenza di aree in cui si lavorano sostanze come solventi, gas, o componenti elettronici ed è richiesto un approccio attento e mirate precauzioni per garantire la sicurezza operativa e la protezione di dispositivi elettronici sensibili.
Sono interessati in particolare i settori
chimico-farmaceutico, dove si usano sostanze potenzialmente esplosive, l'industria del
flexible packaging, dove si impiegano sostanze infiammabili come l’acetato d’etile, e il
settore elettronico dove le scariche potrebbero arrecare danni alle apparecchiature. Negli ultimi anni è cresciuta anche la richiesta nell’
industria alimentare, soprattutto nelle aree di miscelazione di farine, e nel settore della
logistica dove la movimentazione di carrelli trilaterali può generare scariche percepite dall’operatore che potrebbero anche danneggiare la scheda elettronica del carrello.